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NOI VOGLIAMO SOLO CONTINUARE A VOLARE!

#SALVIAMOAIRITALY

E’ l’11 febbraio, io sono a casa appena tonata dal mio ultimo volo.

Sono all’ incirca le 15.42 quando il mio cellulare inizia a vibrare sul tavolo.
Messaggi, chiamate. Vedo in posta l’email appena inviata dal Presidente di Airitaly.
Apro l’ allegato e leggo le prime parole
è con profondo rammarico”.
Non ci credo. Vado avanti nella speranza di uno spiraglio di luce.
Continua cosi:
“Gli azionisti della holding Alisarda e Qatar Airways, hanno deliberato in modo unanime di avviare la liquidazione in bonis di Air Italy che prevede il pagamento di tutti i dipendenti e dei creditori”
Le mie gambe iniziano a tremare. Ho bisogno di sedermi.
Continuo a leggere ma la vista è appannato. Gli occhi sono gonfi di lacrime.

Nel frattempo per motivi di sicurezza e a tutela sia degli equipaggi che di tutti i passeggeri , a partire da oggi è in atto il fermo tecnico dei voli”
Tutti i miei colleghi bloccati nel mondo, in quel preciso ISTANTE, stavano leggendo tutto questo non sapendo neanche come poter tornare a casa.
Termina cosi:

è stata senza dubbio una scelta difficile presa congiuntamente dagli azionisti. A nome degli azionisti e di tutto il Consiglio di Amministrazione, tengo a ringraziare personalmente voi tutti per il vostro apporto e impegno in questi anni”

Il cellulare mi cade dalle mani e nel frattempo esplode di chiamate.

Inizio a singhiozzare. A piangere. È incontrollabile, incontenibile,indescrivibile. 
Con 22 righe d’inchiostro su uno stupido foglio bianco e un saluto ipocrita di ringraziamento, la vita, il lavoro, il sacrificio, la professionalità, l’impegno, la devozione di 1450 persone terminano qui.
COME PUO’ ESSERE UMANAMENTE POSSIBILE?

Come possono liquidare 1450 persone con una  lettera vergognosa, senza provare neanche per un attimo a salvarci ? 

Hanno giocato con noi, con la nostra vita.
Ci hanno venduto, illuso, prosciugato, mentito e abbandonato dall’oggi al domani, su un piazzale vuoto, senza luce e prospettive.
Come dei malati terminali a cui vengono diagnosticati gli ultimi mesi non ci resta che la speranza , la voglia di combattere fino all’ultimo giorno, fino a quando i cancelli saranno blindati, gli uffici svuotati e quei loghi cancellati per sempre.

NOI CI SAREMO, NOI COMBATTEREMO PER IL NOSTRO POSTO DI LAVORO, PER LA NOSTRA DIGNITA’che ci è stata strappata quel pomeriggio, per tutte le cazzate che ci hanno raccontato in questi ultimi anni, per una politica che DEVE AIUTARCI!
Questo non è il solo dramma di Airitaly, questo è il dramma umano dell’ aviazione in Italia. Un settore in crescita costante che fa spazio a compagnie straniere uccidendo le compagnie italiane.
La politica è immobile, catatonica, poco produttiva , inerme davanti ad un omicidio di massa.
Non voglio vivere di speranze e illusioni, non voglio essere una bambina che spera di svegliarsi al mattino e ricordare questi attimi nfiniti come un terribile incubo, non voglio negare l’ evidenza, MA VOGLIO ANCORA Crederci.

LE ISTITUZIONI NON POSSONO ABBANDONARCI IN QUESTO BURRONE SENZA FONDO.
“L’ITALIA è UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO”e noi non chiediamo altro di ciò che ci spetta di diritto:

IL NOSTRO LAVORO!

#SALVIAMOAIRITALY

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