
Quanto vale una vita umana?
La vita di un ragazzo di soli 21 anni è finita senza speranze, senza possibilità.
Non è morto spavaldamente, non ha corso in macchina ubriaco dopo una serata in discoteca, non ha assunto droghe che lo hanno stremato, non è stato un incidente che tristemente può colpire qualsiasi famiglia. Non è stato il caso, ma un male peggiore a cui mai e poi mai si potrà fare giustizia.
L’ignoranza, il razzismo, il bullismo, la cattiveria, l’infelicità, l’ indifferenza , la demenza, la ferocia di 4 ripugnanti criminali, codardi macellai, feccia di questa triste sfaccettatura di società che ancora oggi non rende giustizia, si riempie la bocca con slogan razzisti e alza il braccio urlando cori da puerili mentecatti.
WILLY MONTEIRO DUARTE era un ragazzo sensibile, amava il calcio, era magrolino.
Willy era un cuoco nato a Paliano ,in provincia di Frosinone.
Fra la notte di sabato e domenica era in un locale e si è trovato per caso coinvolto, per difendere un suo amico, in una lite per uno stupido like messo ad una ragazza.
Lui non c’ entrava nulla ma si è trovato di fronte a questi energumeni che avevano appena iniziato il loro passatempo preferito: litigare, scazzottare, picchiare chiunque solo per il gusto di ferire e sentirsi forti.
4 balordi che nella vita non hanno mai avuto uno scopo, se non quello di emulare qualche nullità all’American History e Gomorra.
Meriterebbero l’ergastolo, l’ esilio totale, l’indifferenza e l’indignazione.
Willy non ha fatto nulla quella sera.
Stava solo salendo in macchina per tornare a casa ma improvvisamente è stato massacrato di botte.
Calci alla testa , alla pancia , al petto, pugni, schiaffi, una ferocia disumana di 4 ragazzi poco più che ventenni.
Culturisti, alti, tatuati, abbronzati, fieri di se, che ingiustificatamente hanno pestato a sangue un piccolo ragazzo di forse 50 kg, solo per sfogare la loro patetica rabbia e quel senso di frustrazione che la vita gli ha donato.
Sporchi e luridi codardi, magari compiacendosi, sono scappati.
Niente lo porterà più in vita, nessuno della sua famiglia potrà stringerlo ancora un’ultima volta.
Loro finiranno in carcere, ma non per sempre.
Forse li vedremo in qualche talk-Show per raccontare la loro esperienza, l’espiazione dei peccati o qualsiasi altro slogan che possa fare audience e nutrire quella feccia di società che segue modelli che dovrebbero essere emarginati, esiliati, ignorati, ma che vengono gettati sotto i riflettori come carne fresca e appetibile per i prossimi 4 analfabeti che verranno.
WILLY RIPOSA IN PACE.
CON LA SPERANZA CHE LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO DOVERE QUESTI SONO I NOMI DEI 4 ASSASSINI:
FRANCESCO BELLEGGIA 23 ANNI
MARIO PINCARELLI 22 ANNI
GABRIELE BIANCHI 25 ANNI
MARCO BIANCHI 24 ANNI.

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