
Le valigie più capienti.
Ma noi assistenti di volo? Decisamente più ESAURITI!
Mentre sto scrivendo queste poche righe sono in aeroporto nell’ attesa di essere imbarcata. Oggi vesto i panni di semplice passeggera.
È arrivata l’estate, e si sente!
Mi spiego meglio: non vedo prati in fiore, sole cocente e gente in costume, ma solo un terminal pieno zeppo di bambini!
Ora cercate di entrate nei nostri panni e provate ad immaginare il tipico viaggio in aereo.
Quando la proporzione è equilibrata, affrontare tutti gli imprevisti, per 12 ore, in un un tubo a 30 mila piedi, è una cosa fattibile. Ma quando i Carletto, dolcetto e scherzetto, varcando la soglia, oltrepassando quella linea sottile, gli equilibri si sfaldano, le nostre certezze si sgretolano e i genitori spariscono.
Si può perdere un bambino in aereo? la risposta è semplice, ASSOLUTAMENTE NO!
La cabina in genere è composta da : adulti, alcuni un pò troppo adulti , altri mediamente adulti e poi bambini.
Quindi perché non lasciarli girovagare fra i corridoi, in bagno , in cerca di risposte ai 10.000 PERCHÈ?
Alcuni vengono abbandonati senza cura, usati dai genitori per racimolare qualche snack in più finito il servizio pasto:
Sento il grembiule tirare , mi volto , abbasso lo sguardo e una testolina dall’occhietto furbo esordisce cosi – Posso avere altro vino rosso?-
Allora, o il piccoletto è una buona forchetta che alza il gomito durante il viaggio, oppure qualcuno l’ha mandato in missione, anche poco segreta🤔
Il mini- club inizia con lo strappo della carta d’imbarco.
Li vedi intrufolarsi dietro la tenda a metà volo: scapigliati, scalzi, soli, in gruppetto, intimoriti ma vogliosi di porre tutti i loro dubbi e PERCHÈ !
A volte sono capricciosi e iniziano ad urlare posseduti per oscuri motivi:
- urlano fino allo svenimento per una cintura da allacciare o un bracciolo abbassato
- schiacciano con le loro manine incessantemente il pulsante per chiamare noi assistenti di volo misurando il limite umano della pazienza
- tengono il volume dei loro giochini cosi alto da far svegliare anche il panzone sbronzo dell’ ultima fila,
- si chiudono in bagno come i grandi e poi restano bloccati e piangono intrappolati,
- si gettano a terra,
- fanno popò cosi sostanziose che neanche il pannolone di un ippopotamo potrebbe contenere figuratevi il mini cestino del bagno,
- saltano sui sedili,
- corrono fra un corridoio e l ‘ altro,
ma si rendono anche utili nel riempire i forni con succulente cibarie, puliscono qua e là, preparano qualche bicchiere d’acqua.
Semplice manovalanza giovanile!
Forse ho esagerato?
Forse ho tralasciato?
Ma, forse forse , mamma e papà vi hanno dimenticato?
Leave a Reply